Effetto degli Acidi grassi Omega-3, Luteina / Zeaxantina, o di altra integrazione di nutrienti sulla funzione cognitiva
Dati osservazionali hanno suggerito che l'alta assunzione di grassi saturi e basso consumo di verdure possa essere associato a un aumentato rischio di malattia di Alzheimer.
Sono stati testati gli effetti dell’integrazione con nutrienti per via orale sulla funzione cognitiva.
In uno studio clinico randomizzato in doppio cieco ( Age-Related Eye Disease Study 2, AREDS2 ), specialisti della retina in 82 Centri medici accademici e comunitari degli Stati Uniti hanno osservato i partecipanti arruolati che erano a rischio per lo sviluppo di degenerazione maculare correlata all’età ( AMD ) nel periodo 2006-2012.
Oltre ai controlli annuali, sono stati somministrati alcuni test di funzionalità cognitiva convalidati al basale e ogni 2 anni durante lo studio di 5 anni.
Sono stati testati Acidi grassi polinsaturi a lunga catena ( LCPUFA ) 1 g e/o Luteina 10 mg / Zeaxantina 2 mg versus placebo in un disegno fattoriale.
Tutti i partecipanti hanno assunto anche varie combinazioni di Vitamina-C, Vitamina-E, Beta-carotene e Zinco.
L'esito principale era la variazione annua dei punteggi compositi in base a una serie di test sulla funzione cognitiva rispetto al basale.
Le analisi, aggiustate al basale per età, sesso, etnia, storia di ipertensione, istruzione, punteggio cognitivo e punteggio di depressione, hanno valutato le differenze nel punteggio composito tra i gruppi trattati rispetto ai gruppi non-trattati.
Il punteggio composito ha fornito un punteggio complessivo per la serie di test, da -22 a 17, con punteggi più elevati ad indicare una migliore funzionalità.
In totale l’89% dei partecipanti allo studio AREDS2 ( 3741/4203 ) ha acconsentito allo studio accessorio sulla funzione cognitiva e il 93.6% ( 3501/3741 ) è stato sottoposto ai test di funzionalità cognitiva.
L’età media dei partecipanti era di 72.7 anni e il 57.5% era rappresentato da donne.
Non ci sono state differenze statisticamente significative nel cambiamento dei punteggi per i partecipanti randomizzati a ricevere integratori contro quelli che non li hanno ricevuti.
La variazione annuale nel punteggio composito di funzione cognitiva è stata pari a -0.19 per i partecipanti randomizzati a ricevere LCPUFA versus -0.18 per quelli randomizzati a non ricevere LCPUFA ( differenza nel cambiamento annuale, -0.03, P=0.63 ).
Allo stesso modo, la variazione annuale nel punteggio composito di funzione cognitiva è stata pari a -0.18 per i partecipanti randomizzati a ricevere Luteina / Zeaxantina vs -0.19 per quelli randomizzati a non-ricevere Luteina / Zeaxantina ( differenza nel cambiamento annuale, 0.03, P=0.66 ).
Sono state condotte analisi anche per valutare le possibili interazioni tra Acidi grassi polinsaturi a lunga catena e Luteina / Zeaxantina e nessuna è stata ritenuta significativa.
In conclusione, tra le persone anziane con degenerazione maculare senile, la supplementazione orale con Acidi grassi polinsaturi a lunga catena o Luteina / Zeaxantina non ha avuto effetto statisticamente significativo sulla funzione cognitiva. ( Xagena2015 )
Chew EY et al, JAMA 2015; 314: 791-801
Neuro2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
Associazione tra Acidi grassi polinsaturi e progressione clinica nei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica: analisi post hoc dello studio EMPOWER
Gli Acidi grassi polinsaturi ( PUFA ) hanno effetti neuroprotettivi e antinfiammatori e potrebbero essere utili nella sclerosi laterale amiotrofica...
Esiti a lungo termine dell'aggiunta di Luteina / Zeaxantina e Acidi grassi Omega-3 agli integratori AREDS sulla progressione della degenerazione maculare legata all'età: AREDS2 Report 28
Dopo lo studio Age-Related Eye Disease Study 2 ( AREDS2 ), il componente Beta-Carotene è stato sostituito da Luteina /...
Integrazione di Vitamina-D e Acidi grassi Omega-3 di origine marina e malattia autoimmune incidente: studio VITAL
Si è determinato se la Vitamina-D e gli Acidi grassi Omega-3 a catena lunga di origine marina riducano il rischio...
La Vitamina-D e gli Acidi grassi Omega-3 possono ridurre il rischio di malattie autoimmuni
Secondo i risultati di uno studio, gli anziani che hanno assunto Vitamina-D con o senza supplementazione di Acidi grassi Omega-3...
Effetti dell’integrazione di Acidi grassi n-3 nei pazienti anziani dopo infarto miocardico
Un elevato apporto di Acidi grassi polinsaturi marini n-3 ( PUFA ) è stato associato a un ridotto rischio di...
Effetto dell’integrazione di Acidi grassi Omega-3 di origine marina e Vitamina-D nella fibrillazione atriale incidente
La fibrillazione atriale è il disturbo del ritmo cardiaco più comune, continua ad aumentare di incidenza e provoca morbilità e...
Effetto dell’integrazione a lungo termine con Acidi grassi Omega-3 di origine marina rispetto al placebo sul rischio di depressione o sintomi depressivi clinicamente rilevanti
Gli integratori di Acidi grassi Omega-3 di origine marina ( Omega-3 ) sono stati usati per trattare la depressione, ma...
Effetto dell’integrazione di Acidi grassi Omega-3 marini a lungo termine sul rischio di fibrillazione atriale in studi di esiti cardiovascolari
Alcuni, ma non tutti, gli studi randomizzati controllati su larga scala che studiano gli effetti dell'integrazione di Acidi grassi Omega-3...
Associazioni tra concentrazioni plasmatiche di Acidi grassi e schizofrenia
Sebbene gli studi suggeriscano che le concentrazioni di Acidi grassi Omega-3 e Omega-6 siano più basse negli individui con schizofrenia,...
Studio OMEMI: gli Acidi grassi Omega-3 non riducono gli eventi cardiovascolari e la mortalità negli anziani sopravvissuti a infarto miocardico
Gli Acidi grassi Omega-3 non hanno prodotto nei pazienti più anziani con precedente infarto miocardico riduzioni negli eventi cardiovascolari successivi...